enerMia: Strategia personalizzata per amministratori di condomini basata sulla logica territoriale
Amministrare un condominio può comportare numerose complessità.
L’amministratore svolge un ruolo cruciale nelle decisioni da prendere, con l'obiettivo di garantire ai condomini le migliori tariffe per energia elettrica e gas naturale. Tra queste scelte, fondamentale è la selezione del fornitore.
Come stipulare un contrattro di fornitura luce e gas per il condominio?
La redazione di un cntratto di fornitura può risultare complessa, poiché il condominio è un'entità distinta. Per questo motivo, l'intestazione del contratto deve essere fatta direttamente a nome del condominio, che deve essere identificato tramite proprio Codice fiscale o Partita IVA. Molto spesso, tuttavia, il Codice Fiscale o la Partita IVA vengono inserite a sistema in modo errato, causando problemi nell'attivazione della fornitura e nella fatturazione. In caso di condomini di dimensioni molto ridotte, che non possono essere riconosciuti come tali, il contratto verrà intestato a uno dei condomini, che ne sarà il titolare.
Per quanto riguarda la fornitura di energia elettrica, la tariffa applicata è la BTA (Bassa tensione Altri Usi). Generalmente, per un condominio dotato di ascensore, la potenza contrattuale è di 16 kW in trifase (tensione 380V), ma può variare in base agli apparecchi elettrici presenti. Per il gas, invece, si utilizza un contatore di metano classe G10.
Quali sono i fattori per individuare le migliori offerte di energia elettrica e gas naturale per i condomini?
L'amministratore ha il compito di valutare le offerte disponibili sul mercato e scegliere quelle più adatte alle esigenze del condominio. Tra i proncipali parametri da considerare:
Documenti necessari per l'attivazione delle utenze condominiali
L'attivazione delle forniture per un condominio richiede documenti simili a quelli per un'abitazione singola, con alcune specificità:
Chi decide sulle migliori tariffe energia elettrica e gas naturale per i condomini?
La decisione spetta all'amministratore, figura obbligatoria per i condomini con almeno 8 unità abitative (prima il limite era di 4). Per i condomini più piccoli, la legge richiede comunque una persona che ne rappresenti gli interessi, con funzioni analoghe.